Avvocato Mario Palmieri a Crema

Poi venne il tempo della videoscrittura, con un monitor agganciato ad una macchina per scrivere elettrica che consentì di abbandonare il “bianchetto” per correggere gli errori, allora frequenti, commessi nella trascrizione a macchina dei manoscritti. Successivamente, nei primi anni 80, fu la volta di una macchina “magica” chiamata “telefax”, che consentiva la trasmissione di documenti a distanza: impossibile dimenticare l’emozione provata allorquando da una fessura di quella strana scatola uscì il primo documento trasmesso in tempo reale da un collega che distava circa 1000 Km di distanza. Non credevamo ai nostri occhi! 



Vennero quindi i primi anni 90 con la installazione del primo personal computer, che sostituì la videoscrittura e che consentì la lettura di minuscoli dischetti in cui erano state immagazzinate un numero impensabile di informazioni.

Dai floppy disk si passò ai CD, fino all’avvento della rivoluzione Internet, dapprima poco utilizzato per il numero modesto dei siti, ma successivamente divenuto indispensabile per ogni attività: penso anche solo alla posta elettronica, che ha quasi del tutto soppiantato il vecchio caro postino, con cui si stabiliva un rapporto quasi amicale. Se non altro, anche per il fatto che, quando non ti trovava, consegnava la raccomandata il giorno successivo. 

Tanti ricordi...nel corso degli anni, lo studio si è sviluppato, ha cambiato tre sedi - sempre più spaziose - e oggi è dotato dei più moderni sistemi informatici e opera con la sua rete di professionisti, tra cui mio figlio Marcello. Ma ciò non toglie che si venga sopraffatti dalla nostalgia quando, da dietro uno scaffale dell’archivio in soffitta, fa ancora capolino il primo vecchio fax.

Mario Palmieri